


Il loro aspetto non è certo rassicurante. Infatti, essi sono considerati come portatori di sventura o agenti delle calamità naturali. Un esempio ne sono l’aka-oni (il demone rosso) e l’ao-oni (demone blu) descritti nella tradizione buddista, che assumono una connotazione negativa e diventano spiriti da tenere alla larga.

Tuttavia, durante questa era vennero relegati al ruolo di guardiani dell’inferno o torturatori delle anime dannate. Prima dell’era Heian, gli Oni erano spiriti buoni in grado di allontanare il male. Questa è la lenta trasformazione degli Oni (鬼), le creature mitologiche giapponesi che noi occidentali chiamiamo “demoni”, “troll” oppure “orchi”.
